Vittime di Overbooking? Utili consigli ai passeggeri dai nostri esperti.
Il viaggio è sempre una scommessa, lo era ai tempi di Cristoforo Colombo e lo è ancora oggi, nonostante gli Ipad, gli Iphone, i Google che ci illudono di vivere in un mondo sempre sotto controllo!
Ma se l’equipaggio delle tre caravelle ha dovuto fronteggiare tempeste ed indigeni selvaggi, oggi, per il viaggiatore del 21° secolo i pericoli hanno nomi “esotici” giunti da quelle terre lontane scoperte ai tempi dall’ammiraglio genovese, e il più insidioso di questi si chiama Overbooking.
“Overbooking”, ovvero la prassi attuata dalle compagnie aeree per tutelarsi nell’eventualità di non esaurire tutti i posti disponibili, a causa di rinunce da parte di alcuni passeggeri.
Il meccanismo è molto semplice: se l’aereo ha 50 posti si vendono biglietti per 70 posti, così, se qualcuno lascia, si ha la certezza che qualcun altro lo rimpiazzerà. Certo, una strategia molto proficua per la compagnia, ma per coloro che arrivano all’imbarco e si trovano il cartello “sold out”?
Diciamo subito che l’overbooking è una pratica lecita ed accettata ovunque, tuttavia, sappiamo quanto la Comunità Europea sia sensibile ai diritti dei consumatori e per questo è intervenuta con un regolamento (CE n.261/04) che introduce delle Denied Boarding Compensation sia per i voli di linea sia per i charter, aventi come partenza o destinazione uno stato UE.
I Denied Boarding Compensation sono tutele predisposte per i passeggeri vittime dell’Overbooking e consistono:
- nel rimborso entro 7 giorni (in denaro o buoni) o nella riprenotazione sul primo volo disponibile ovvero in altra data;
- a due telefonate o fax o email gratuite;
- a tutta l’assistenza gratuita che si renda necessaria in attesa del volo (pasti ed albergo in primis)
È previsto anche un indennizzo che varia dai 250 ai 600 euro, a seconda della destinazione ed, in caso di volo alternativo, dalla classe e distanza di tempo dal volo originale.
Per poter godere di tali tutele occorre essere in possesso di prenotazione del volo confermata e essersi presentati all’accettazione all’ora indicata per iscritto dal vettore aereo.
Insomma, forse nel 2011 il vostro viaggio salterà per una forte tempesta ma almeno avrete la certezza che nessuno vi butterà in mare per far posto sulla nave.
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