Successo personale di Alberta Ferretti a Venezia
Il suo stile è inconfondibile e ne deriva una immagine femminile discreta e sofisticata.
Parliamo di Alberta Ferretti che a Venezia per il 67° Festival del cinema, ha colto ancora una volta un successo personale. Molte delle star partecipanti hanno scelto di indossare gli abiti della stilista italiana.
Ci pare di cogliere in questo la conferma che il Made in Italy è sempre trainante e dove è necessario mostrare stile e buon gusto c’è sempre la mano di uno stilista italiano. La scelta poi di Alberta Ferreti ci mostra la tendenza al ritorno verso una femminilità che non ostenta poteri di seduzione, ma sa rendersi desiderabile perché “quasi irraggiungibile”, rivestita da quei tessuti leggeri ed eterei -così caratteristici dello stile Ferretti-, trasparenti ma in sovrapposizione così da suggerire ma non mostrare, che costruiscono abiti dalle linee essenziali scivolate.
La donna di Alberta Ferretti ha poco della quotidianità: è elegante, ha classe, è affascinante. Ma sceglie un lusso sottile e poco appariscente: quello dell’abito che nasconde il suo valore nei tessuti, tra i ricami preziosi, nelle pieghe o nelle plissettature.
Tra gli abiti più apprezzati a Venezia a firma Ferretti, quello indossato da Isabella Ragonese madrina del Festival. Gonna nera di tulle, sopragonna bianca che costruisce anche il corpino bustiere; un bel drappeggio lascia intravvedere la romantica e gonfia gonna nera. Tra gli abiti lunghi va citato il peplo monospalla con un leggerissimo drappeggio fermato sul fianco destro dell’ attrice Michelle Yeoh, per la premiere del film “Jianyu” di John Woo. Bellissima tonalità di verde che riafferma la capacità di Alberta Ferretti di creare sofisticate palette cromatiche. Per la premiere del film “Somewhere” di Sofia Coppola un leggero drappeggio sul fianco nell’abito nero monospalla di Jo Champa, e un gioco di trasparenze per l’abito in taffetà nero di Andrea Osvart; abito nero lungo decorato con piume sui fianchi e sul corpino per la modella ed attrice Elisa Sednaoui.
Tra gli abiti corti meritano un plauso l’abito blu/nero, corpino e spalle in scaglie di pelle, gonna scivolata in chiffon indossato da Elisa Sednaoui e quello della linea Philosophy di Alberta Ferreti indossato da Violante Placido: corto ed etereo in chiffon dal delicatissimo color grigio e di ispirazione Liberty, giovanile nelle piccole maniche a sbuffo, prezioso per il lungo corpino ricamato con applicazioni di cristalli, seducente per il gioco di trasparenze nel corpino e nella gonna.
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