Parigi come Costantinopoli per Chanel
Parigi profuma d’oriente. Nella capitale francese solo qualche giorno fa lo storico atelier Chanel di Rue Cambon ha cambiato veste, si è lasciato sedurre da motivi orientaleggianti fin nell’arredamento, studiato appositamente in modo da ricreare le suggestioni di un impero lontano con cuscini e tessuti presi in prestito all’arte bizantina, e ha sfoggiato con fierezza l’ultima fatica di monsieur Karl.
Cosa avrebbe fatto Coco Chanel? Chissà se se lo chiede il Kaiser della moda, quando matita alla mano si lascia trasportare dalla sua infinita creatività. Probabilmente si, perché collezione dopo collezione tiene viva la passione di mademoiselle Gabrielle, studiandone e declinandone gli interessi, e così ancora una volta mette in luce una delle debolezze della fondatrice della storica maison, che sembra fosse una patita dell’arte bizantina ma soprattutto dei gioielli dell’epoca.
Chanel ha presentato la collezione pre-fall 2011, chiudendo – per il momento- l’eccezionale giro del mondo intrapreso per promuovere la speciale uscita di mezza stagione, “Métier d’Art” , proprio nella sua Parigi, strizzando però l’occhio a Ravenna e ai suoi mosaici, che Lagerfeld ha studiato alacremente per realizzare questa collezione e che hanno ispirato il famoso designer tanto da spingerlo a mettere insieme un libro di immagini.
La bellezza della casa di moda francese sta nell’abilità del suo designer di conservare la memoria stilistica del brand affiancando però elementi sempre innovativi, caratteristici e affascinanti. Non potrebbero mai mancare ad esempio metri di tweed da una sua collezione, non sarebbe Chanel, così nella pre-fall 2011, che si chiama “Paris-Byzance”, tanto per chiarire subito le intenzioni, abbondano capi confezionati con il tessuto che ha contribuito alla fama del marchio, ma accanto sfilano tuniche rivisitate, abiti in sete preziose, sandali intarsiati e quanto di più ricco ed opulento si possa immaginare,
senza però scadere nell’eccesso, ma conservando anzi lo stile e l’eleganza della maison. I riflettori però si accendono sui ricami e sulle applicazioni, modellate come fossero moderni mosaici coperti d’oro, e sui favolosi gioielli, che non solo ispirano la palette della collezione, dove trionfano il rosso rubino, il blu zaffiro, il verde smeraldo e tanto tanto oro, ma la vestono e la coprono, sotto forma di tieare, pettorine e straordinarie collane rubando la scena e proponendosi come novelle opere d’arte.
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