Parigi : alla FIAC 2011 è protagonista l’arte contemporanea internazionale

on 21/10/2011 at 10:07

(Parigi) Considerata come la seconda fiera d’arte contemporanea dopo l’Art Basel di Basilea, ma davanti alla Frieze di Londra, la Fiac è stata inaugurata ieri a Parigi. La Foire International d’ Art Contemporain (FIAC) con 168 gallerie che presentano ben 2’867 artisti, ha contagiato la città con la sua febbre.

Solamente il 31% degli espositori viene dall’esagono francese, il restante 69% da altri venti paesi. I più rappresentati dopo i francesi? Gli americani.

A causa di alcuni lavori alla Cour Carré del Louvre, quest’anno la Fiac si svolge in un’unica sede: nel sontuoso Grand Palais.

Avendo perso 900 m² di spazio espositivo, la direttrice, Jennifer Flay, ha dovuto selezionare solo 168 espositori, contro i 194 del 2010.
Di conseguenza il costo dell’affitto è aumentato ed i privilegiati espositori si sono trovati a pagare tra i 385 e 465 euro al m².
Il motivo per cui essi siano stati disposti a pagare cifre così elevate è svelato da Michele Casamonti, direttore della Galleria Tornabuoni, una delle numerose italiane a partecipare alla Fiac :
“Noi realizziamo dal 10 al 15 % dei nostri guadagni annuali alla Fiac, che genera degli acquisti ancora dopo diversi mesi”.
Una percentuale molto più elevata se si considera che la fiera dura solo 3 giorni (20-23 ottobre).

Del resto lo scorso anno la Fiac ha accolto poco meno di 85’600 visitatori nei suoi due siti (Louvre e Grand Palais) e tra di essi vi erano tutti i collezionisti che contano e che, annualmente, fanno qui i loro più grandi acquisti.

Lo spazio del Louvre è stato in compenso rimpiazzato dai Jardin des Tuileries, trasformatisi in una Fiac “Hors les murs”.
Il giardino limitrofo al Grand Palais è stato infatti invaso da sculture ed installazioni che, incorniciate di verde, risultano di alto impatto visivo.

Non meno importante, la Fiac permetterà alla sua chiusura di controllare il polso al mercato artistico e scoprire se riuscirà a resistere all’assalto della malattia globale, alias “crisi economica”.