NEW YORK, la fashion week insolita tra Pabal Gurung e Alexander Wang
La nostra giornata all’insegna della moda inizia con la sfilata di Prabal Gurung.
Il giovane designer nepalese vanta una platea di tutto rispetto: la regina di Vogue Anna Wintour accompagnata dalla figlia Bee, a cui piace cambiare look a seconda dello show a cui assiste e poco distante anche Stefano Tonchi, editor di W.
Immancabile anche Derek Blasberg, con a seguito le sue mille amiche dai corpi mozzafiato.
Prabal ci sorprende, decidendo di cambiare registro e osando con abiti sexy-chic. La collezione che presenta è molto più elaborata rispetto a quelle passate, ispirandosi ai red carpet delle dive di Hollywood.
Rimango estasiata dagli ampi scolli degli abiti rosso vermiglio e dal modo in cui accosta pelle, chiffon, piume di struzzo e lustrini.
I colori chiave sono il rosso fiammante, il nero, il bianco e il fucsia.
Alla fine dello show fragorosi gli applusi per lui, che quasi ci intenerisce dal suo più che visibile sospiro di sollievo quando la Wintour accenna un sorriso di assenso.
Giudizio piu` che positivo quindi per il giovane emergente della moda, l’unica nota dolente è il non avere anche noi l’occasione di sfilare a breve su un red carpet indossado un Prabal.
Precipita letteralmente sotto lo zero quando ci rechiamo in uno dei tanti Pier sulla riva del fiume Hudson per assistere alla sfilata di Alexander Wang.
Grandissima l’attesa e la trepidazione aspettando di assistere allo spettacolo che, la star incontrastata del fashion newyorkese, ci ha preparato.
Le modelle escono una ad una presentando una collezione fortissima che accosta elementi di sportswear con quelli dello street-style.
Quella di Wang e` una collezione sexy, sofisticata e articolata.
Come suo solito non gioca troppo con i colori: si attiene al nero, grigio e rosa cipria. Non mancano pero`un po’ di argento e qualche glitter.
Ci piacciono molto le gonne corte e asimmetriche,i poncho imbottiti e i blazer in versione oversize.
Scorrono bene e si esauriscono troppo in fretta le creazioni dell’ex allievo della Parson School di NY e per noi e` gia` tempo di correre dall’altra parte della citta` avvolte da un gelo polare.
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