L’inossidabile Boselli confermato alla guida della Camera Nazionale della Moda, per il cambiamento …
Si è svolta oggi l’assemblea dei soci della Camera Nazionale della Moda Italiana CNMI per eleggere Presidente e Consiglieri per il triennio 2013-2016.
Il prossimo triennio sarà particolarmente impegnativo per il sistema moda nazionale, eroso dalla crisi dei consumi, ma che dovrà fare i conti con l’Expo 2015, un’occasione unica, che coinvolgerà Milano, sede di CNMI e capitale internazionale del “fashion”.
A leggere il comunicato stampa , c’è da rimanere stupiti dai toni da rivoluzione copernicana utilizzati, quando in realtà poco sembra essere cambiato, a cominciare dall’ennesima riconferma (la quinta) del Cav. Boselli alla testa dell’Associazione che rimane la più prestigiosa a baluardo della moda italiana. Il mondo si evolve velocemente e i 55 anni di storia della CNMI, non sono un particolare vantaggio competitivo, o un alloro su cui dormire, servono risposte rapide ed innovative, ai cambiamenti nei costumi, nelle abitudini, nei mercati e nella comunicazione.
Un compito non particolarmente facile già prima e assai arduo ora che, oltre al disinteresse della politica nazionale, di quella locale, si trova a dover affrontare anche una crisi economica di proporzioni europee.
Se il rinnovamento radicale di cui si parla nel comunicato ufficiale non passa dalle nomine della presidenza, forse sta tutto contenuto in quel “pre-progetto” di rinnovamento citato nelle prime righe. Cosa significhi “pre-progetto” ce lo stiamo domandando. Forse non si tratta del progetto di rinnovamento, ma, del progetto di averne uno. Insomma un progetto di un progetto , un pre-progetto appunto.
Vi sentiti confusi? Niente paura, avete capito bene, ovvero niente. In pratica sono stati espressi per ora solo dei buoni propositi.
Insomma i Soci si sono riuniti e hanno manifestato il desiderio che vi sia diretto coinvolgimento dei protagonisti del mondo della moda; che la nuova governance preveda l’inserimento di figure imprenditoriali di primo piano; che lo Statuto dell’Associazione cambi al fine di consentire l’inserimento di un Amministratore Delegato.
Citando testualmente, “la nuova mission della CNMI, dotata di maggiori risorse a disposizione, sarà quella di:
• Consolidare la leadership di CNMI come istituzione di riferimento della moda italiana
• Promuovere la centralità di Milano e rispondere alla sfida delle principali fashion week (New York, Londra e Parigi)
• Essere l’interlocutore funzionale del mondo della moda presso istituzioni governative, regionali, cittadine.
Come mission ci pare incredibile definirla “nuova” anche perchè ci chiediamo quale potesse essere quella vecchia. Forse l’apertura di un ristorante “alla moda” , la promozione della Frosinone fashion week per contrastare le “nuove” Parigi e New York, o forse era quella di essere interlocutore presso le istituzioni private e gli sponsor? Insomma la mission è naturalmente identica a quella che era, al massimo dovrebbero cambiare strumenti di attuazione e progetti, ma oggi siamo ancora al “pre-progetto”. CNMI informa che ci saranno maggiori risorse in dotazione, auguriamoci che sia così o che arrivino presto e che poi non si disperdano in attività di poco respiro.
I 17 consiglieri eletti per il triennio 2013-2016 sono:
1) PATRIZIO BERTELLI – PRADA S.P.A. 2) LAVINIA BIAGIOTTI CIGNA – BIAGIOTTI GROUP S.P.A. 3) CARLO CAPASA – E.C. S.P.A. (COSTUME NATIONAL) 4) DIEGO DELLA VALLE – TOD’S S.P.A. 5) PATRIZIO DI MARCO – GUCCIO GUCCI S.P.A. 6) JACOPO ETRO – ETRO S.P.A. 7) MASSIMO FERRETTI – AEFFE S.P.A. 8) MARIALUISA GAVAZZENI TRUSSARDI – TRUSSARDI S.P.A. 9) GIOVANNA GENTILE FERRAGAMO – SALVATORE FERRAGAMO S.P.A. 10) SERGIO LORO PIANA – LORO PIANA S.P.A. 11) LUIGI MARAMOTTI – MAX MARA FASHION GROUP S.R.L. 12) ANGELA MISSONI – MISSONI S.P.A. 13) RENZO ROSSO – OTB S.P.A. 14) STEFANO SASSI – VALENTINO FASHION GROUP S.P.A. 15) CARLA SOZZANI – DIECI S.R.L. (10 CORSO COMO) 16) SILVIA VENTURINI FENDI – FENDI S.R.L. 17) ERMENEGILDO ZEGNA – ERMENEGILDO ZEGNA HOLDITALIA S.P.A.
Le new entry, si dice così, del Consiglio sono si una certa novità e danno in qualche modo idea di un rinnovamento, di una svolta verso la visione industriale dei grandissimi numeri e il mercato internazionale. Parliamo di Renzo Rosso (Only the Brave SpA) patron Diesel, Diego della Valle (Tod’s SpA), Patrizio Bertelli (Prada SpA), Luigi Maramotti (Max Mara F.G. Srl). Vista l’erosione del mercato europeo, la crisi del Made in Italy (delocalizzato all’estero) e la competizione internazionale in termini di leadership, i grandi gruppi sono scesi in campo o sono saliti in plancia di comando per riportare smalto e leadership istituzionale nella rappresentatività della moda italiana nel mondo. Forse qualcuno si sarà accorto che si vende il “Made in Italy ” con un certo mark up di prezzo, solo se l’immagine e la qualità sono e rimangono “fatti in Italia” . De necessitate virtutem..
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