L’abito fa la differenza al Roma Fashion White
Tutte le bambine sognano di sposare il principe azzurro o meglio, sognano solamente di sposarsi. Normalmente il soggetto “in questione” è secondario. Fondamentali sono la chiesa, le bomboniere, la scelta delle damigelle tra le numerose amiche d’infanzia, ma il perno su cui ruota tutto il pensiero è ovviamente l’abito da sposa. Ognuna di noi avrà cambiato idea circa una ventina di volte: corto, lungo, stile impero, color avorio ma la cosa più importante è essere splendide quel giorno. Ad aiutarci in quest’ardua scelta c’è il Roma Fashion White, appuntamento dedicato all’universo dell’Alta Moda Sposa che per l’edizione 2010 ha scelto come location la suggestiva Chiesa Episcopale della Comunione Anglicana di San Paolo Entro le Mura a Roma.
Il 24 novembre l’arte sartoriale italiana ha calcato la passerella con abiti che traggono spunto dalla tradizione del made in Italy fino alle più esuberanti commistioni di generi. Antonio Falanga, organizzatore ed ideatore della kermesse pone come obbiettivo fondamentale dell’evento la celebrazione e l’esaltazione della bellezza. Tutto ciò lo ritroviamo dando uno sguardo agli abiti in passerella. Tra le note dei Gotan Project vediamo sfilare la collezione 2011 di Alessandra Ferretti caratterizzata da tagli agressivi ed estrosi uniti a tessuti innovativi e ricami floreali. Gli abiti gioiello di Antonella Rossi non restano inosservati. Swarosky e piume contrastate dalle linee regolari degli abiti che sanno anche osare utilizzando persino il nero come contrappunto del semplice abito bianco. L’art déco qui solamente accennata è ripresa in maniera più evidente nella collezione di Sonia Lupo. Requiem for dream: la colonna sonora del “Cavaliere Oscuro” accompagna le immagini di spose che sembrano riportarci al mondo incantato di Robin Hood.
Le spose di Gian Paolo Zuccarello e delle Gemelle Donato sono ancorate alla tradizione ma con uno sguardo verso la sperimentazione grazie a linee semplici ma efficaci e particolari gestiti con grande cura come l’inserzioni di ricami, le piume, i colori poetici e le stoffe lucide. Tutt’altro genere è l’abito da sposa creato da Annarita Mattei. Viene qui presentata un’eco-collection ovvero abiti creati con materiali naturali riciclati come l’INGEO, primo tessuto al mondo nato dall’unione di latte, mais e cocco. Ma non è finita qui. Anche la moda per lo sposo è ben rappresentata con Gianni Avino by Fefì che propone un uomo anticonformista e casual allo stesso tempo. Ad intervallare la serata ci sono stati i premi RomaFashion 2010 – Premio alla Carriera e alle Professioni Moda.
Per la sezione istituzionale sono stati premiati Adriano Franchi, direttore generale di Alta Roma, e Emanuela Cordero di Montezemolo presidente di Accademia del lusso. Giorgia Wurth e Brando Giorgi, nati con la moda, hanno ricevuto il premio per la sezione fashion testimonial mentre per la sezione marketing ed italian style sono stati premiati Vincenzo Merli, la redazione di M.O.D.A e Sergio Valente. Infine Targa Istituzionale alla stilista Antonella Rossi per il suo ruolo di imprenditrice.
Il RomaFashion White rappresenta così un’occasione di valorizzazione per il talento di chi lavora per e nella moda italiana con l’auspicio che venga creata prima o poi una Casa della Moda anche qui a Roma così da diventare capitale della cultura a 360 gradi.
Bravi