La “street” si trasforma in “pop” ed espone a Milano e Bologna. Due protagonisti : Fungo e Willow
Dalle bombolette spray alle gallerie internazionali. Sono due le mostre che ci piace segnalare per due giovani artisti che hanno conquistato la ribalta di prestigiose gallerie e l’interesse di critici e pubblico. Una è quella di Fungo che dal 29 marzo al 12 aprile sarà esposto presso la Galleria Pavesi Fine Arts a Milano e l’altro è Willow, che esporrà a Bologna presso lo Spazio San Giorgio dal 14 aprile al 5 maggio 2012.
Gold Line è la personale dellʼartista Fungo, ex street writer, oggi artista apprezzato anche all’estero.
Una serie di tele e installazioni che hanno come trait dʼunion il tema dellʼoro.
Il mito della pietra filosofale, il cui potere di trasmutazione dei metalli vili in quello più raro e prezioso solletica ancora oggi lʼimmaginario collettivo, costituisce lʼepicentro eruttivo della nuova fonte creativa di Fungo. Le sue opere rispondono a questo miraggio con la consueta aggressività e forte impatto emotivo. Come uno sciamano che coglie il momento e rivela la sua verità, Fungo propone tele e installazioni, dove lʼoro è il protagonista assoluto. Surrogando concetti ormai radicati ovunque, come brama di ricchezza e di potere e altri plasmati sulla normalità dei più – desiderio di agiatezza e sicurezza economica – distilla simboli consueti e accessibili, propone immagini emblematiche e sofisticate.
Lʼoro seduce, ammalia e corrompe ma è stato, ed è tuttora, il propellente dellʼavidità che, come dice Gordon Gekko (personaggio del film “Wall Street”) , è stato ed è il vero motore che ha generato lo slancio in avanti di tutta lʼumanità. Acre, acida, cinica, ma scorticante verità.
Manufatti diversi che, grazie al tocco dellʼartista, assumono una nuova identità e nobiltà materiale. Una scarpa vecchia e consunta si rigenera in una pepita dʼoro, lo stesso accade a una serie di bombolette usate di vernici spray e di lettere (richiamo al suo passato di street artist). Viste attraverso lʼostensorio concettuale del contenitore di plexiglas acquisiscono unʼaura di sacralità reliquiaria.
Oggi anche i rifiuti hanno un reale valore economico, dobbiamo imparare a quotarli e a conviverci. Lui li sterilizza, li ricopre dʼoro e li ripropone come icone ieratiche di un nuovo misticismo. Non entra nel merito dellʼetica o del livello sostenibile, si limita a sbatterci in faccia la parte esteticamente accettabile del problema, che sia qualcun altro a trarre la morale, Fungo è realista e concreto.
A seguire a Bologna, l’ artista neo-pop Willow presenterà l’ultima produzione di opere. POP CORNer è il titolo della mostra ma la parola d’ordine è “Custum” ovvero “personalizzare” dalla tela agli oggetti. In anteprima, la Piaggio VESPA 50 Special 1982 “CRAZY BUNGLE” pezzo unico, originale e funzionante, interamente dipinta a mano, che ha richiesto diversi mesi di lavoro. La visione di Willow è “sempre una visione d’insieme” ci dice l’artista, ” di una società che corre, che si muove, a volte decide ma è turbata, a volte indugia nell’indecisione ma è felice. In ogni caso è una società colorata“.
Nelle opere di quest’anno c’è più movimento. Un po’ della “Willow philosophy” l’hanno vista sfrecciare a Milano lo scorso dicembre perchè, grazie a “Motta” Willow ha potuto re-interpretare con la sua neo-pop arte un intero jumbo tram rendendo un po’ più allegra la città.
Willow riesce, forse perchè vissuto a Milano che ne è la capitale, ad avvicinarsi al mondo del design e della moda, reinterpretandolo con fantasiose e riuscitissime incursioni della “sua” neo-pop art fumettistica. Infatti, in questa occasione verrà, esposta in esclusiva per lo Spazio San Giorgio la Fashion Balloons Capsule Collection, la serie limited edition di cappelli nata dalla collaborazione tra Willow e Borsalino marchio icona del Made in Italy. Willow è osservatore immaginifico e ottimista.
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