JO NO FUI: viaggio nel fascino discreto della borghesia (VIDEO)

Jo No Fui A/I 2012 - ph: P. Lanzi / Paul de Grauve Communication

Ogni bambina sogna di indossare gli abiti della mamma e quando capita che da grande facciamo la stilista, allora possiamo trasformare questa voglia in un progetto reale. Proprio così ha fatto Alessia Giacobino ispirandosi alle memorie di una epoca, ormai passata quella degli anni  70. La collezione autunno inverno 2011-12 di Jo No Fui è un viaggio attraverso i ricordi e desideri della stilista.

Le forme nette, tessuti preziosi erano le caratteristiche degli abiti dell’elegante borghesia che con inizio degli anni ’80 hanno iniziato a scomparire ma ora sembra arrivato il momento per rivisitare questo stile affascinante e discreto.

Jo No Fui A/I 2012 - ph: P. Lanzi/Paul de GRauve Communication

La sfilata comincia con atmosfere dall’eleganza informale che si esprime attraverso pantaloni a vita alta e gonne lunghe ad “A” perchè spezzate da un profondo taglio verticale da abbinare con maxi cappotto dettagliato da impunture distanti che creano lievi fessure. Per iniziare la stagione autunnale, Jo no Fui presenta mini top in seta dai toni polverosi, contrastati da maxi cristalli, mini-pull e abiti a forma di felpa ma di lusso perchè fatte in organza intagliata “a jour” spruzzata da frammenti di cristallo. Le silhouette sono perfettamente disegnate grazie ai capi realizzati con tessuti pesanti completati da micro pull in cashmere e imprezziositi con dettagli in pelliccia o gilet in cavallino profilato in nappa. L’importante è la scelta del colore. I grigi, l’ebano e i toni sono bruciati e mescolati tra loro e se interrotti da arancio intenso, non annoiano. I patchwork di pelliccia con taglio a vivo e gli accessori fatti di volpe ci fanno pensare a notti invernali coperte di neve.

La collezione è un manifesto sulla dualità della personalità della donna dove la sensualità dei maglioni in cachemire a coste inpuntonati da righe di swarowski in tono viene ammorbidita dai dolcevita in lurex pastello. Gli stivali e le decoltè sono frutto della collaborazione riuscita con Gianvito Rossi. Possiamo concludere dicendo che il fascino discreto della borghesia ,se depurato dall’ipocrisia e lasciato nell’universo del surreale alla Luis Buñuel, è veramentre chic .




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