INFLUENCER DI STAGIONE. LA VARIANTE BASSETTI
Non sfuggiranno a nessuno i quasi due anni di bombardamento mediatico continuo a cui siamo stati sottoposti su TV, radio, giornali e anche web, circa la situazione da emergenza sanitaria in cui siamo immersi. In questo periodo i frequenti lockdown hanno anche ridotto all’osso qualsiasi attività che non generasse notizie correlate con morti, polmoniti e vaccini. Cercare di proporre qualche argomento che spezzasse la routine quotidiana di informazioni legate al virus più famoso del millennio era diventata un’operazione titanica. Una faccenda da perderci l’equilibrio emotivo e cadere in depressione. Nel settore moda, il marketing si è sforzato di trovare argomenti, ritagliarsi piccoli spazi di comunicazione come se nulla fosse cambiato, utilizzare i consueti canoni e schemi ma è sembrato come giocare una partita in uno stadio a porte chiuse e senza la diretta. L’attenzione mass-mediatica era tutta per lui, per il virus e per i suoi esperti.
Veri o presunti esperti della materia, si sono imposti ospiti fissi a tutte le ore in qualsiasi tipo di programma radio-televisivo con rubriche o servizi su riviste anche patinate, contenuti ripresi su tutti i social principali come Twitter,Facebook e Instagram, insomma un vero e proprio “magma” che ha permeato ogni spazio annullando i sacrifici pluriennali di tanti onesti influencer della vecchia guardia .
Da qualche giorno il “testimonial” Bassetti, si è trovato, si dice senza un vero accordo commerciale, sulle pagine dei media a promuovere , oltre al vaccino, anche la storica sartoria romana Litrico, diventandone il “nuovo volto” e incarnando al meglio proprio “l’uomo Litrico” . “Perché Bassetti” recita il sito della sartoria , “durante le sue ospitate televisive si è sempre presentato come un uomo distinto, in giacca e cravatta, e abbiamo ammirato la sua classe e il rispetto che dimostra con il suo look nei riguardi dell’interlocutore“. Certo il look è importante e anche se non basta, su queste pagine lo raccontiamo di continuo. Se poi il tessuto delle camicie e degli abiti disegnati su misura per il virologo testimonial sono anche “antivirali“ il cerchio della comunicazione si chiude perfettamente. Prodigioso questo tessuto denominato “DEFENDER” che “ è arricchito quindi dal trattamento ViralOff, brevettato dalla società svedese Polygiene, e ” secondo il sito della Sartoria Litrico ha queste caratteristiche (vedi immagine del loro sito ) :
Ora Modeyes si è informata con la società produttrice del trattamento e può informare a sua volta i virologi/testimonial e i lettori che il tessuto ANTIVIRALE promosso nel comunicato con il virologo Bassetti non ci protegge dai virus elencati e da nessun altro, ma semplicemente ha un’azione battericida sul tessuto infatti il Polygiene ViralOff non previene le malattie ma protegge solo il materiale trattato. Il cloruro di argento (e non le nano particelle di argento) con cui vengono trattati i tessuti è lo stesso principio biocida usato per esempio al posto del solfato di rame in enologia. Insomma i tessuti sono trattati con un antisettico che ,se presente ancora dopo gli usuali lavaggi e solo dopo almeno 2 ore, raggiunge lo scopo di ridurre i batteri e i microbi sull’abito.
Certo, se prendi un virologo “influencer” lo accosti ad un tessuto sanificato anzi “protettivo da diversi Virus“, hai fatto centro, nella disinformazione.
Cari “vecchi” influencer, questa è proprio “una lezione da non dimenticare” , finché dura questa situazione , tornate a parcheggiare le fuoriserie e gli yacht, e studiate chimica e virologia se volete ancora contare qualcosa e sedervi in prima fila alle prossime settimane della moda, la variante Bassetti sta per colpirvi.
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