Il viaggio meditativo di Frankie Morello arriva a Milano il prossimo autunno inverno 2012-13 (VIDEO)
Frankie Morello si presenta alla settimana uomo autunno inverno con uno spettacolo suggestivo che racconta un viaggio meditativo e mistico che porta dalla sera al mattino, dal materialismo alla semplicità, dalla city all’Himalaya. Questa è la ragione per cui la collezione è divisa in tre fasi.
La prima fase, ambientata nella city per i colori e i tessuti utilizzati, testimonia un uomo ancora molto legato ai beni materiali. La seconda fase, quella centrale, è quella in cui l’uomo si rende conto di avere un’urgenza di cambiare radicalmente: ecco quindi che i colori i ricami e i tessuti iniziano a diversificarsi e ad assumere leggerezza. Nella terza ed ultima fase l’uomo sposa decisamente la leggerezza e opta per l’abbandono di tutti i beni materiali.
La spiritualità fa da padrona questo viaggio, portando infine l’uomo quasi alla nudità, simbolo di una presa di coscienza ormai abbandonata da anni.
Se i materiali inizialmente sono metallici, ricchi di borchie e i colori scuri assistiamo ad un graduale alleggerimento dei primi e schiarimento dei secondi, fino ad arrivare alla purezza totale nella scena finale.
La presentazione è stata accompagnata dalla performance live di Burger Girl, progetto musicale di Benjamin Dukhan, artista emergente francese che con uno stile electro-bitch unisce durezza a sensibilità e romanticismo a spiritualità.
Lo show annovera inoltre la presenza di Giuseppe Sartori, personalità tra le più interessanti sulla scena teatrale italiana, parte della compagnia d’avanguardia “Ricci-Forte”. Questo tipo di rappresentazione teatrale, ricca di immagini perfette, colorate ma anche inquietanti e addirittura impudiche è stata interpretata al meglio dall’artista nel punto finale del viaggio-metamorfosi.
Come ci raccontano nell’intervista i due stilisti, la collezione vuole essere una riflessione sulla moda nella nuova era che si sta aprendo.
Un pensiero forse coraggioso, ma sicuramente adeguato e sensibile quello di Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti, ” guardare dentro se stessi” , partire da dentro per costruire una esteriorità più bella. Anche questa è Moda.
Nudi o vestiti, non prendiamoci sul serio.
La moda col suo messaggio di vanità non può certo influenzare il nostro bisogno interiore che è di ascendere al di là dei nostri limiti umani, ma questo caso almeno tenta di ricordarcelo anche se sbaglia direzione, non importa, quindi ben venga.