Il Gattopardo torna a Cannes grazie al sostegno di Gucci.
Cannes – La nuova versione restaurata de Il Gattopardo di Luchino Visconti ha debuttato alla 63esima edizione del Festival di Cannes. Sul red carpet, assieme al Direttore Creativo di Gucci Frida Giannini, gli attori del cast originale del film Alain Delon e Claudia Cardinale e Martin Scorsese, Fondatore e Presidente di The Film Foundation, che ha presentato il film.
Il Gattopardo venne presentato per la prima volta durante il Festival di Cannes del 1963 dove vinse la Palma d’Oro. Grazie al sostegno di Gucci, il film è stato sottoposto a un lungo restauro digitale 4K presso la Sony’s Colorworks Digital Facility attraverso una collaborazione tra la Cineteca di Bologna, L’Immagine Ritrovata, The Film Foundation, Pathé, Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, Twentieth Century Fox e il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale.
L’occasione è stata perfetta per la maison francese per far sfilare sul tappeto rosso le proprie creazioni della nuova collezione Gucci Première, indossate da numerose star internazionali.
Frida Giannini ha scelto un elegante abito drappeggiato sulla schiena e impreziosito da un ricamo di pizzo argento e micro paillette. Frida ha inoltre indossato degli orecchini unici della Collezione Gucci di Alta Gioielleria in oro bianco con diamanti e topazio cognac.
Salma Hayek ha indossato un abito monospalla in seta scarlatta con ampio drappeggio in vita arricchito da un ricamo di canottiglie rosse.
Kate Beckinsale, membro della giuria, ha indossato un prezioso abito in seta avorio drappeggiato e arricchito da un ricamo di micro canottiglie argento.
Camilla Belle ha scelto un elegante abito monospalla in seta blu notte impreziosito da un ricamo degradé.
Lea Seydoux ha scelto un abito in charmeause color champagne impreziosito da un ricamo degradé di paillettes, con tagli sulle maniche e sulla schiena e corpetto ricoperto di perline metalliche con motivo a losanghe argento e oro.
Il capolavoro di Luchino Visconti , trova una nuova lucentezza, grazie alle sinergie tra moda e cinema, e questo tipo di operazioni non possono che far bene all’arte e alla cultura che ha sempre più bisogno di trovare moderni mecenati.
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