Festival di Cannes 2012 : impressioni dal red carpet
Puntuale come ogni anno è arrivato il Festival Internazionale del Cinema di Cannes, edizione n. 65 che è partita subito con una polemica sulla assenza in concorso di film diretti da donne. L’italiano Nanni Moretti , amatissimo in Francia, è il presidente di giuria 2012, e dovrà decidere a chi assegnare l’ambita Palma D’Oro insieme gli attori Hiam Abbass, Emmanuelle Devos, Diane Kruger, Ewan Mc Gregor, ai registi Andrea Arnold, Alexander Payne, Raoul Peck.
Ottavo giurato del Festival un protagonista del Fashion System, lo stilista Jean Paul Gaultier. Diverse sono le sezioni della Kermesse francese, dai film in competizione ufficiale (22) a quelli ” Un Certain Regard” presieduta dall’attore Tim Roth, ai cortometraggi “Short Film” alle pellicole “Cannes Classics” a quelle “Out of Competition”
Ma l’importanza di questo Film Festival è tale a livello mondiale da averlo trasformato in un immenso palcoscenico per promozioni di qualunque tipo. Cannes e la sua Croisette diventano una precisa macchina promozionale , non solo per l’industria cinematografica , ma per quella delle auto , della moda, discografica, dei beni di lusso (gioielli , orologi) e di qualsiasi altra cosa che possa essere affiancata al simbolo della palma. Decine e decine di eventi collaterali, party, ricevimenti, galà, affollano le giornate del Festival creando un clima da grande fiera mediatica.
I francesi hanno la precedenza , e sono bravi ad organizzare questo genere di cose, a fare “sistema”. D’altronde i più grandi marchi del luxury sono proprio francesi (o di nascita o di proprietà o di vocazione). Forse tutto ciò però crea solo “rumore” attorno a quello che dovrebbe essere il clue di un film festival, ovvero i film. Se vi è capitato o vi capiterà di trovarvi a Cannes in questo periodo troverete una città luna park in assetto da guerra, per fare 100 metri a piedi sul lungomare ci si impiega anche 20 minuti facendo lo slalom tra transenne, tappeti rossi, metal detector, centinaia di poliziotti che ti intimano di camminare sui lati e persone comuni che sono in totale delirio nel vedere o intravvedere anche solo un braccio di un attore. Tutti gli interessati ( senza biglietto) girano portandosi sgabellini e scalette per potersi “elevare” e scattare una foto con il cellulare al Vip di turno.
In qualche modo anche tutto ciò contribuisce all’allure del Festival ma torniamo ai film, i veri protagonisti:
Girato in parte proprio a Cannes ed attesissimo è il film di Jaques Audiard, “De Rouille et D’os” (ingl. Rust and Bone – ita . Di ruggine e d’ossa) che narra la relazione tra un pugile ( Matthias Schoenaerts ) ed un’ ammaestratrice di orche, Stephanie, interpretata dalla brava superstar francese Marion Cotillard e, che ci porta a riflettere sull’ amore per la vita meravigliosamente intrecciato con un’acuta percezione dell’oscurità.
Solitudine e disillusione, paura e violenza che governa i rapporti umani sono gli argomenti trattati insieme all’umanità e all’amore che ci salvano dalla depressione e dalla deriva esistenziale.
Altro lungometraggio atteso è il film di David Cronenberg , “Cosmopolis” con Robert Pattinsons quale protagonista insieme alla francesissima Juliette Binoche, che è la trasposizione dell’omonimo romanzo dello scrittore Italo americano Don DeLillo e racconta la storia di Eric Packer, un direttore d’azienda ventottenne multimilionario, che, attraversando il quartiere di Manhattan, a bordo della sua limousine, per recarsi semplicemente dal barbiere, si trova a vivere una vera e propria odissea.
Unico film italiano in concorso è Reality, di Matteo Garrone che dopo essersi aggiudicato nel 2008 il Gran Premio della Giuria nel 2008 , ritorna in concorso con una pellicola che tratta la ‘fame’ di successo dell’uomo comune pronto a tutto pur di approdare in televisione e partecipare a un reality show. Da notare che uno degli attori del cast , Aniello Arena, che interpreta il pescivendolo del film, è un attore ergastolano, che Garrone ha notato in alcuni spettacoli teatrali della Compagnia della Fortezza del carcere di Volterra e che ha voluto nel film. Già i Fratelli Taviani avevano avuto attori detenuti ( quelli del carcere di Rebibbia) nel film “Cesare deve morire” con il quale hanno vinto l’Orso D’Oro nel febbraio di quest’anno. Trend “neo-realista” del cinema Italiano o combinazione? Vedremo se anche alla pellicola italiana di Garrone porterà fortuna.
Favoriti alla vittoria sono dati il film del regista e sceneggiatore austriaco Michael Haneke che con il suo “Amour” racconta la storia di una coppia di ultra-ottantenni in crisi quando la moglie viene colpita da un ictus; ed il lungometraggio del regista iraniano Abbas
Kiarostami: già Palma d’Oro con “Il sapore della ciliegia”, potrebbe incassare un altro successo alla Croisette con Like Someone In Love, storia singolare d’amore tra una studentessa, escort per pagarsi gli studi, e un vecchio professore suo cliente.
Difficile fare pronostici da “bookmaker” su chi vincerà questa edizione del Festival Di Cannes, importante è che vinca il Cinema.
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