Culle termiche, le nuove ruote degli innocenti, a favore dei neonati abbandonati..
Ogni anno vengono abbandonati in Italia circa 3000 neonati. Circa il 75% dei quali proviene da madri Italiane. La tecnologia moderna reinterpreta la soluzione di un bisogno antico. La ruota degli innocenti era uno strumento, una ruota appunto, dove le donne, rimanendo anonime, potevano abbandonare i propri figli appena partoriti. Il primo utilizzo si fa risalire al 1188 in Francia a Marsiglia. Quello che si proponevano le ruote era quello di evitare un infanticidio, rischio particolarmente elevato nei periodi di carestia che hanno attraversato l’Europa nei secoli passati. Di fronte ai continui casi di Neonati abbandonati nei cassonetti della spazzatura o addirittura soppressi dalla neo-madre si è pensato di reintrodurle anche nella nostra società moderna.
Oggi è possibile partorire in ospedale in modo anonimo, tutelati dalla legge, anche per quelle donne extracomunitarie senza i viati o i permessi di soggiorno o clandestine. Ma per molte delle donne che partoriscono in difficoltà , tra cui una maggioranza di italiane, questo non avviene e le conseguenze sono quelle che leggiamo sulla cronaca dei giornali. Forse perchè nei piccoli centri, gli ospedali sono luoghi dove è facile essere riconosciuti e l’anonimato è solo formale. Quanti casi di neonati abbandonati rimangono sconosciuti alle cronache?
Alcune associazioni laiche, alcune religiose, qualche ospedale, stanno promuovendo la soluzione della culla termica sul territorio italiano. Il primo ospedale in Italia ad adottare una “ruota” fu il Policlinico Casilino a Roma nel 2006. Altre strutture hanno seguito l’esempio ed oggi le culle termiche contro l’abbandono dei neonati sono oltre una cinquantina in Italia e molte sono in progetto, come lo è una proposta di legge in discussione in questi giorni. L’iniziativa più estesa in questo senso l’ha avuta la Fondazione Francesca Rava, insieme ad una società multinazionale di revisione contabile, la KPMG, che con il progetto “Ninna Ho” offre una culla termica a tutti gli ospedali che ne faranno richiesta (numero verde 800.320.023).
Anche in Giappone l’ospedale Jikei ha predisposto una culla, in un ambiente riscaldato, a cui si accede tramite uno sportellino che quando viene aperto, mette in allarme lo staff medico dell’ospedale. Una nota importante è che qui la neo-mamma, una volta aperto lo sportello, troverà una lettera in cui sono esposte le modalità nel caso voglia poi riavere il suo neonato.
La ruota degli innocenti nella sua versione moderna e tecnologica di culla termica, continua ad essere un servizio che non ha perso la sua geniale utilità sociale e molto deve essere fatto per pubblicizzare queste iniziative specialmente se si parla tanto di rispetto della vita.
Sono il Presidente del Club Inner Wheel Albano Laziale Albalonga. Come Associazione Internazionale di volontariato, vorremmo divulgare attraverso la nostra organizzazione, una mappa delle Culle Termiche già esistenti in Roma e nel Lazio. Siete in grado di indicarci i siti ove si trovano attualmente?
Grazie !
Buongiorno Mariella,
al momento noi di Modeyes non disponiamo di una “mappa/elenco” di tutte le strutture nazionali che ospitano culle termiche dedicate ad abbandonare i neonati. Possiamo in linea di massima informare i lettori che in quasi tutti i capoluoghi di regione (ad esempio Milano o Roma) e in molti di provincia esistono tali strutture. Inoltre è possibile partorire in ospedale gratuitamente e anonimamente senza l obbligo di riconoscere / tenere il neonato che viene dato in affido/adozione come quelli che vengono deposti nelle culle termiche. Grazie per il vostro interessamento e per quello che farete per divulgare le corrette informazioni.