Chicca Lualdi fa sfilare la donna BeeQueen. Il futuro è l’ape regina
Ormai sono passati tre anni dalla vincita del concorso Fashion Incubator indetto dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, per cercare eredi italiani per un futuro che veda sempre il Made in Italy realmente presente, e Chicca Lualdi ormai esprime una notevole autorevolezza nel presentare la prossima collezione donna primavera estate 2012.
Lo stile “minimal” e un po’ understated sono un po’ il marchio di fabbrica di questa nostra giovane stilista, e anche nella prossima stagione le linee essenziali e pulite di scalderanno nel colore, ma manterranno un approccio contemporaneo e sempre sofisticato.
Geometrie e design alla Mondrian si alternano con micro stampe anchesse geometriche o macro con pop up di colore. Un’idea di scomposizione del la materia e del colore quasi cubista, che si ricompone in una visione “architettonica” equilibrata, tipica delle architetture contemporanee come quelle di Hitoshi Abe, Lloyd Wright o Citterio. Si sente che la Lualdi ha respirato design sin da piccola.
Le tonalità di colore sono vivaci, sofisticate, e neutre come il poudre, il kaki, il bianco. La materia si fonde tra pieni e trasparenze, con l’organza a fare da telaio per molte applicazioni e soluzioni sartoriali. Vediamo anche l’uso del plissè, ricami, fili metallici, maglieria lavorata anche abbinata al tessuto. I tessuti sono freschi ma compatti , come le sete, i cotoni, cady particolarmente piacevoli al tatto. Tutto sembra studiato e progettato per essere portabile e pratico, ma sempre espressivo.
Un buon debutto per Chicca Lualdi, ed un esempio di successo, su come condurre il passaggio generazionale nella moda Italiana.
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