Auto & Moda : oltre 25 anni di modelli
La commistione tra moda e autovetture, non è certo cosa recente.
I francesi sono stati i primi. Correva l’anno 1985 e un’ autovettura completamente bianca, con tetto apribile, specchietto laterale su entrambi i lati, sedili in velluto e moquette verde sul fondo faceva capolino sulla scena italiana: si trattava della famosa Peugeot 205 1200cc realizzata in collaborazione con Lacoste.
Tre anni più tardi, forte del successo ottenuto in precedenza, Peugeot lanciò sul mercato una versione con i sedili in tessuto jeans, più sobrio del precedente e identificabile dalla scritta “Junior “sulle fiancate. Questa versione era spinta da un propulsore di soli 954 cc; realizzata con l’intento di colpire anche una fascia di pubblico giovane, più attenta ai consumi e al prezzo d’acquisto.
1989 Si ripropose un nuovo modello “all or nothing”: Bianca Inserti verdi e viola sulle mondanature, tessuto in trama scozzese per sedili e pannelli delle portiere, cinture di sicurezza e moquette verde, volante verde e viola. È la 205 Best Company
nei primi anni ‘90 vedono la luce i modelli LOOK,T-SHIRT e STYLE con sedili in tessuto jeans.
Nel 92 debutta ciò che diventerà la sostituta della ormai datata 205: la 106, che proseguirà la classe delle vetture alla moda nella versione “Lee cooper” del 1994 con sedili e pannelli portiera rivestiti in tessuto jeans, e moquette della stessa tonalità. Disponibile in blu e verde. Dieci anni più tardi, un’altra casa francese decise di dare una scossa al mercato del co-branding ormai fermo al successo della 106.Dopo aver realizzato un esemplare unico battuto all’asta di beneficenza in occasione del motor show 2002, il marchio D&G decise di collaborare con Citroen su larga scala; firmando la C3 disponibile in versione berlina o pluriel con solo due colori nero o grigio aluminium. Cromature distribuite a pioggia dentro e fuori l’abitacolo; dalle mondanature del paraurti all’antenna radio alle cornici delle frecce passando per il terminale e i gusci degli specchietti. I sedili sono in pelle color argento e fanno bella mostra di se i loghi D&G in rilievo; Per i più audaci vi è la possibilità di richiederli tempestati di cristalli Swarowski.
Dopo la scossa di Citroen, come se si fosse aperto un enorme “vaso di pandora”, numerose case automobilistiche introdussero nella loro gamma auto co-brand, che si trattasse del modello entry level o della supercar per pochi eletti.
Nel 2006, in occasione delle fashion week di Milano e Parigi, Lamborghini automobili e Versace presentano in soli 10 esemplari la Murcielago LP640 Versace. Il colore bianco all’esterno è impreziosito dal motivo a greca tipico di versace.
I sedili, la consolle centrale e il cruscotto sono realizzati in morbidissima pelle bianca . Ai fortunati possessori veniva donato all’acquisto un set di borse porta abiti, scarpe , guanti e altri accessori della linea Versace.
Citroen ci riprova nel 2008 lanciando un nuovo collaboratore per il suo modello di punta: Pinko. Sempre disponibile in versione berlina o pluriel la c3 pinko gold è decisamente destinata ad un pubblico femminile. La scritta “Il vento tra i capelli e un uomo ai miei piedi” sul tappetino appena si apre la portiera della versione pluriel, ricorda in ogni occasione che con la proprietaria c’è poco da scherzare. La versione berlina appare meno sfacciatamente declinata al femminile. Il tappetino infatti si limita a citare un semplice “Oh, My Gold!”.
I sedili sono in denim dorato, i profili del cruscotto e del pomello del cambio sono in oro.Due i colori disponibili per C3 Gold, Gold&White e Gold&Black, tre per la versione cabrio, Gold&Cream, Gold&Black e Gold&Cherry.
Nel 2010 è la volta di Renault che con la sua Twingo Miss Sixty da un tocco fashion alla piccola della casa. Viene indetto anche un concorso per vincere un giorno da vera miss e madrina della serata di gala è la famosissima Belen Rodriguez.
Il rosa, in tonalità Bohème contraddistingue la carrozzeria e i cerchioni in lega contrastando il nero perlato degli specchietti laterali, di un motivo floreale adesivo sul cofano e delle monadnature dei paraurti. All’interno l’alcantara nero è spezzato da elementi in pelle rosa della stessa tonalità, logo miss sixty su pannelli portiere e tappetini.
L’ultimo esemplare di questa lunga serie lo produce Fiat, chiedendo la collaborazione di una maisone italiana di tutto rispetto: Gucci. Lanciata sul mercato nell’anno del 150°anniversario dell’unità di Italia, la 500 Gucci si riconosce grazie all inconfondibile fettuccia verde e rossa che corre orizzontalmente su tre lati dell’autovettura,e alla scritta cromata sul posteriore e sui montanti laterali.All’interno i sedili in pelle bicolore bianca e nera sono impreziositi dalla fettuccia verticale Gucci, Ripresa anche come motivo delle cinture di sicurezza e dalla serigrafia della doppia G nella parte della seduta e da una doppia g di dimensione notevole sul poggiatesta. Forte del successo ottenuto dalla 500 by Gucci in versione berlina, a settembre è stata lanciata la versione cabrio, che differisce all’esterno per la fettuccia Gucci che percorre verticalmente la capotte in tela e dai cerchi dal design retrò impreziositi da coprimozzi con la doppia G.
Una collezione comprendente accessori da viaggio, piccoli oggetti in pelle, tute sportive, bomber, guanti da pilota, occhiali e un orologio da polso fa da coronamento a chi non vuole mai dimenticare di esser felice possessore di una “500 by Gucci“
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