





E’ lo scrittore cinese Mo Yan il vincitore del premio Nobel per la Letteratura 2012. L’Accademia svedese ha premiato la sua capacità di “forgiare racconti popolari, di storia e contemporanei con un singolare realismo allucinatorio”. Mo Yan, che significa “colui che non vuole parlare”, è lo pseudonimo letterario di Guan Moye, uno dei maggiori esponenti della letteratura cinese. Classe 1955, nasce da una famiglia povera e numerosa. Abbandona gli studi dopo le scuole elementari per dedicarsi alla pastorizia. A diciotto anni lavora in una manifattura di cotone fino a quando decide di abbandonare il paese natale per arruolarsi nell’esercito. Si laurea presso la Facoltà di Letteratura dell’Istituto Artistico dell’Esercito di Liberazione Popolare e inizia a dedicarsi alla scrittura. Nel 1997 lascia l’esercito per collaborare con un giornale. È autore di sette romanzi e di molti racconti. All’estero è conosciuto principalmente per Sorgo Rosso, edito in Italia da Einaudi, da cui è tratto l’omonimo film, vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino del 1988.
Delusione per gli altri favoriti, tra cui il giapponese Haruki Murakami, la canadese Alice Munro e l’ungherese Peter Nadas.
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