Alta Moda : Per Raffaella Curiel le donne sono in fiore
Sarà perché è l’unica donna (tra i big) del calendario di AltaRoma, sarà perché il suo carattere eccentrico e peperino cattura sempre la simpatia del pubblico o sarà forse per le ispirazioni colte che si leggono sempre nelle sue collezioni, ma la sfilata di Raffaella Curiel è da anni, edizione dopo edizione, una delle più attese del calendario della kermesse Capitolina e anche questa volta non è andata diversamente.
Con un parterre riempito fino all’inverosimile e capitanato da Clio Napolitano, Lella Curiel fa la guerra con decisione al bunga bunga, e combatte la volgarità a suon di fiori di campo. Si perché è la natura ad ispirare la stilista milanese con i suoi mille colori, i petali e i campi fioriti, tanto che quasi se ne sente l’odore, e ovviamente raccoglie immediato consenso da parte delle sue inguaribili sostenitrici. E per fortuna. La Curiel offre un approccio delicato, vestitini bon ton perfetti dalla sera alla mattina, caratterizzante, neanche a dirlo, da una realizzazione impeccabile, e conquista l’intera platea convincendola con tailleurini che rubano le silhouettes ai fiori.
Non è solo la volgarità a turbare la creatività della stilista ma anche l’eccessiva magrezza delle ragazze, e così ci mette del suo cercando di modificare con il suo design il modello di riferimento delle giovani di oggi. Dunque la Curiel punta sulla femminilità a tutti i costi, senza ostentazione ma agendo sulle curve delle donne. Le gonne evidenziano i fianchi con i tagli a campanella e le scollature diventano più profonde, accentuate da bustiers che strizzano la vita, e la donna rifiorisce, tra mughetti, iris, papaveri e mimosa, rimandando alla femminilità che ispirarò Botticelli e vestendo i corpi di tessuti stampati come fossero frutto dell’estro dei pittori impressionisti, e ispirandosi alle rose di Kelly per una moda estiva che sa di profumato.
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