La “Nostalghia” di RoccoBarocco (VIDEO)
La prima sfilata nella nuova location della Milano Fashion Week, la tensostruttura in piazza Duomo, è stata quella di uno dei più noti stilisti italiani nel mondo della moda ovvero Rocco Muscariello ormai più conosciuto come Rocco Barocco. Probabilmente nessuno si sarebbe aspettato che un capitano di lungo corso diplomato all’Istituto Nautico di Procida avrebbe potuto diventare un famoso designer. Il pensiero che apre la presentazione della collezione autunno/inverno 2011-12 è un viaggio attraverso la storia italiana e il festeggiamento di 150 anni dell’unità del paese. La sfilata è stata aperta con l’inno di Mameli ed il pubblico in piedi in segno di rispetto. Immancabile il look tricolore, composto da una giacca napoleonica verde con alamari d’argento, la gonna di chiffon rossa e la camicia bianca di raso. Secondo Rocco Barocco “la nostalgia contamina il futuro” ma la sua opera si dirige verso un futuro ottimistico espresso attraverso colori decisi come il verde, fucsia, rosa, giallo e viola. Recuperando i ricordi della “Bella Italia”, quella piena d’arte e stile, lo stilista richiama le radici dal tweed, i velluti, il pizzo, i tessuti demascati, si sposta verso modernità dai decori di vernice spruzzata su tessuti come consumati dal tempo e le forme piatte. Le linee controllate come guaches decoupage che richiamano il lavoro di Matisse, e che, in modo molto poetico Rocco Barocco definisce, “dipingere con le forbici”. Gli abiti in stile vintage con collettini di visone, pantaloni anni 30 con un grande fiocco abbinati con la casacca monomanica intrecciati con un accento moderno come i piumini tecnici ma riscaldati con dettagli di volpe. Per slanciare il corpo femminile lo stilsta propone anche una giacca/marsina allungata sul dietro da indossare sulle gonne di chiffon. La finitura con gli accessori come passamanerie e catene incantate in cinture, le scarpe alte di pizzo o camoscio decorate e le borse cocco, nere o argento.
Da vedere il video e la gallery della sfilata.
There are no comments
Add yours