Nino Lettieri: abiti “Luxury” e sensazioni a quattro stelle per AltaRoma.
L come Lusso, Lussuria, come Lettieri e come “Luxury” , il nome della collezione Autunno/Inverno 2011/2012 che lo stilista ha portato “in passerella” domenica 10 Luglio in occasione della settimana della moda a Roma. Una “passerella” nostalgica che vede come scenario una particolare sala del rinomatissimo e lussuosissimo Hotel Leon’s Place della capitale dove giganteschi lampadari in cristallo ornati di piume nere e divani in velluto e pelle nera sono cornice integrante dello show. Una scelta non casuale a mio parere, il tutto lascia pensare ad uno dei più grandi fautori della moda italiana, Giovanni Battista Giorgini, che negli anni 50’, dopo aver ospitato dentro la sua stessa residenza il primo vero “fashion-show” italiano, decise di scegliere come seconda location una delle sale del Grand Hotel fiorentino.
Anche questa volta qualcosa del passato torna prepotentemente sulle passerelle, manifestazioni forse di nostalgia e un pò di malinconia a cui abbiamo assistito più volte in questa settimana di Altaroma. La donna di Nino Lettieri è una donna che indubbiamente emana sensualità a 360° , che può suscitare sicuramente il peccato della lussuria grazie ai pizzi chantilly e le trasparenze che ritroviamo nella maggior parte dei 10 capi presentati, che mettono a nudo, quasi del tutto, anima e corpo. Una donna che rimane però attorniata dal lusso. Tailleurs dalle righe irregolari bianche e nere, voluminosi colletti plissettati, pellicciotti come copri spalle e come minigonne, tutto arricchito da un tocco “aggressive” richiamato dai guanti in vernice nera e dai sabot-chanel in vitello di Damiano Marini.
Per la sera eccellenti abiti in pizzo chantilly e frange di pelle al ginocchio, fasce di paillettes nere in vita e galloni ricamati di jais e cristalli sulle spalle, pregevolissimo l’abito lungo a sirena nero con fiori in organza a rilievo che lascia dietro di sé una scia hollywoodiana e autentica l’apparizione dell’abito lungo di raffia in oro e nero. Ad hoc l’abbinamento degli accessori realizzati da Alba Serena, lunghi orecchini di legni pregiati , traforati come pizzi francesi e impreziositi da pietre, in accostamenti di verde , blu elettrico, bianco e oro con il nero. Infine la sposa: tradizionale bianco candido e tripla organza si combinano e danno vita ad un voluminosissimo abito “modernizzato” dalla circonferenza ampia e spigolosa e , dallo scintillio dei galloni ricamati con applicazioni di pietre semi preziose sulle spalle. Ancora una volta il passato si è mischiato al presente lasciando la propria scia.
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